27 marzo 2006

porto di marzo

tanti giorni fa, parole regalate.
profumo di estate che finiva.
poi di colpo l'inverno e le parole non dette
le carezze mancate.
gli abbracci finiti.
poi di colpo l'incomprensione
e l'orizzonte irraggiungibile.
cosi', fermi, come il mare puo' essere destate.
impazienti sulla strada del desiderio
legati, mani e piedi e bocche affamate.
solitari corpi, cercano rifugio nella solitudine dell'anima.
remano i marinai sulle onde della solitudine.
porto di mare,
parto d'amore,
porto l'amore.
io convinco i gabbiani a non fumare
mostrando immagini di margherite raccolte
nei palmi delle mani.
e ridono di me, sazi sulle rive di marzo.
nei mari lontani,
verdi,
e.

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