30 novembre 2005

cult movies

solo per veri intenditori.

- Werewolf.
- Werewolf?
- There.
- What?
- There wolf. There castle.
- Why are you talking that way?
- I thought you wanted to.
- No, I don`t want to.
- Suit yourself, I`m easy. Well, there it is. Home.

25 novembre 2005

io e .

come la notte e i suoi pianeti,
la trottola con il pavimento,
il telecomando e la televisione,
l'anello e il dito,
lo spazzolino e il dentifricio,
la lampadina con la corrente elettrica,
il balcone e la ringhiera,
la schiuma e il sapone,
il freddo e i guanti,
la sedia e il culo,
la penna e il foglio,
la musica e le orecchie,
la sete e l'acqua,
gli uccelli e il cielo,
la marmellata e il pane,
i sogni e i bambini,
le scale e il fiatone,
la matita e la gomma,
le pagine e il quaderno,
i cani e le carezze,
il dolore e il pianto,
la pioggia e il traffico,
il piatto e la minestra,
la ruota e l'asfalto,
io e .

ventietrentasei

sarò di ritorno in un attimo,
giusto il tempo di andare in california
e le chitarre non suoneranno più.
le rose corrono nella notte
mentre gridano il loro nome.
e urlano più forte dalla loro cella in disordine
dove nascono le bugie come figli.
strada 65,
e 35 anni di rimproveri in guardaroba sotto la luce del neon
mentre aspetta il treno su cui scrivere canzoni,
avvolto dalle sciarpe della musica.
i segreti di un'ora sono nascosti nelle saline del tempo
dove riposano le penne degli zingari che si amano.

24 novembre 2005

l'espace d'un matin

io e te,
soli comprendiamo la vastità dei nostri cuori,
soli restiamo,
occhi negli occhi in abbracci,
che durano l'éspace d'un matin.
rincorriamo l'aquilone dei desideri,
dietro il vento dei sogni che spinge il nostro futuro.
io e te,
e una porta che ci dà la buonanotte.
e un'ascensore che mi porta lontano.
soli nei nostri letti fatti di lenzuola, sospiri e gambe che si cercano.
io e te,
fatti di pregi e difetti,
nati per essere distanti e finiti per restare insieme.
io e te.
soli fra gli altri che sono soli.
ti...

nevica

all'una e ventisei.
pedalo di notte.
vento.
foglie che volano.
baci bianchi che cadono dal cielo.
nevica.

23 novembre 2005

mr. peanut

occhi riversi
è il mio mondo parallelo.
guardo le cose al contrario.
mr. peanut mi guarda e sorride, dall'alto mi guarda
e sussurra.
ci osserva e ride di me.
bottiglie che volano e saltano in mille pezzi.
e mi feriscono col saluto.
torno a casa e bevo un soffio di vento gelido fino a farmi lacrimare lo stomaco.
mr. peanut è sempre li fermo a guardarmi, ogni volta che entro.
mr. peanut vive negli anni sessanta con una scorta di marijuana.

17 novembre 2005

lunadinotte

c'è un motivo sempre nella mia vita.
per esempio perchè il vecchio blog si chiama lunadinotte.
perchè di notte la luna è compagna di sogni e speranze.
perchè all'una è già notte fonda e la luna è lì.
un gioco di parole che mi ha sempre affascinato.
e l'ho creato una notte di tanto tempo fa, verso quell'ora.
lunadinotte
senza parlarsi
stringendosi.
lunadinotte
il freddo che entra nelle mani e una sola giacca in due.
nasi al cielo.
abbagliati dal chiarore
soli,
sentendoci respirare.
un rettangolo blu e occhi da baciare.
ci sono,
ti stringo.
lunadinotte con te.


ti...

14 novembre 2005

lovesongtoastranger

non dirmi no.
salvare noi due significa salvare un desiderio.
quando ti vesti e resto a guardarti,
una piccola mela.
usciamo in strada, col freddo che ci gela le punte dei piedi.
e voliamo via su una stella, veloci,
col vento che ci fa lacrimare gli occhi.
con le mani nelle mani
stringiamo i nostri sogni.
ti...

11 novembre 2005

il freddo che gela i pensieri

è calato il freddo davvero.
sono uscito dal portone e di colpo ho sentito fredddo.
il gelo, nelle mani mentre pedalavo.
l'ipod acceso su qualche canzone che non ricordo nemmeno più.
un completo non sapere, come se fosse domani.
e invece è oggi.
ci sono tante buche per terra, appena esco di casa le ruote ne risentono.
non sono certo un diplomatico,
ma so bene cosa è giusto e cosa no in un certo momento.
piu di quanto si possa immaginare.
in fondo basta poco.
basta pensare.
e spesso il pensiero invece si blocca, i tamburi cominciano a rullare
e la ragione marcia dietro la banda.
è divertente certo, l'immagine di una banda.
ma si vede solo la banda.
solo tamburi, solo trombe e organi che suonano.
fiati che soffiano sempre più forte
dentro le trombe e fuori il rumore.
come un boato
sempre più forte sempre più in alto
fino a raggiungere le finestre sulla strada.
le spalanca e dentro a spostare fogli di carta e cenere di sigarette.
a scuola ci si sedeva nei banchi sempre lì, sempre in fila, ora non più.
ora si beve a collo da bottiglie scure
inondando le vene,
le arterie e la testa di alcool.
ora ci si guarda con sospetto.
non più tutti per uno verso la fine,
ora soli verso l'inizio di una nuova vita.
da prendere a calci quando non si capisce,
quando ci si sente senza casa.
e senza regali da scambiarsi perchè è natale.
la pioggia non cadrebbe se non ci fosse il terreno, è l'unica cosa che so di certo,
senza brillare come un diamante nelle notti d'agosto
e non è così che vanno le storie.
ci si pulisce per strada,
con una tazza di caffè,
con il tuo cane che ritorna dall'ufficio postale.
cento cinesi che cenano allegri
e sette voglie d'averti.
perchè se sette sta sotto
salto la siesta del giorno perfetto.
e gli animali si infilano nelle gabbie
depressi
con desiderio di farla finita.
salisburgo in insalate verdi.

news

qui accanto trovate il radio.blog
una stronzata ecco cosa..
però ci metterò pian pianino qualche canzone, così magari invece di leggere
quello che scrivo perchè è noioso,
ascolterete un pò di musica.
se invece non vi piace neanche la musica allora continuate a leggere.
o cliccate sulla x della vostra finestra.
in internet è semplice non cagare più una persona.
sempre vostro affezionato.

10 novembre 2005

fatto sta...

...fatto sta che ci sono passaggi segreti fra vita e poesia.

lo specchio

sono qui, sono qui.
con un anello al dito sono qui.
è notte fonda e ho freddo,
la coperta dev'essere scivolata sul fianco e mi ha scoperto.
per questo ho freddo, altrimenti non ce ne sarebbe motivo.
è mattino presto e ho ancora sonno, perchè il sonno mi viene quando ho voglia di
sognare ancora un pò, altrimenti sarei già in piedi a fare qualcosa.
è pomeriggio, fuori comincia a calare la luce, mangio mandarini perchè mi piace
l'odore che resta sulle mani e mi piace mettere le bucce sul termosifone
prima di buttarle.
e c'è un'altra cosa che mi piace, ed è scrivere e poi usare il tasto per cancellare,
perchè le parole spariscono velocemente, così come sono arrivate.
oggi è il gran giorno.
bob dylan and his band IN SHOW AND CONCERT!
un pazzo furioso ecco cosa, un lucido pazzo che è arrivato solo per primo, tutto qui.
il segreto è esserci quando per gli altri pare scontato.
è scontato dire che la rosa ha un buon profumo
ma quando lo dici tutti ti sorridono e nella loro testa pensano al profumo delle
rose.
è scontato dire che i tramonti sono belli e caldi,
ma prova a dirlo quando quel tramonto non lo vedi,
gli occhi sorrideranno.
il segreto è uno specchio.

08 novembre 2005

I see my light come shining

quando mi sveglio al mattino, quando mi giro di notte nel letto.
vedo la mia luce che sta nascendo.
tasti su tasti che spingo sempre piu in fondo, senza pensare tanto a quello che
viene fuori,
eppure in fin dei conti il risultato è quello che avevo in testa.
lo vedo che nasce, lo sento.
e gaurdo l'orologio per attendere l'ora più dolce,
come gli anziani passo il tempo aspettando che il tempo passi.
ma intanto metto nello zaino tutto ciò che ho voglia di portarmi dietro,
quello che mi è servito fin da piccolo.
nero, il cerchietto è nero o marrone scuro.
un cerchio aperto adesso si è chiuso.
lasciando fuori tutto il freddo che ti gela le ossa.
inverno ti chiamo,
rispondi con voce dorata.
mentre un disco argentato
gira gira gira e continua a girare sulle nostre vite.
note.
blu note.
i wrote.

07 novembre 2005

l'amore è in cantina

quand'ero fra le sue braccia,avevo la mano sulla sua schiena,
e scrivevo ti amo con il dito,
sulla sua pelle.
poi venne la notte, con i suoi sospiri, con le sue ire.
venne la notte sull'oceano
sussurando parole dolci nelle orecchie.
silenzi accettati e pensieri che si trasformarono in colori.
raggiungemmo i capelli,
che correvano liberi,
come fratelli per mano.
è il suo piacere che mi trascina nelle strade
e mi coccola.
il modo in cui si muove.
il modo in qui mi parla.
il modo in cui io sono suo.
il tempo è un oceano.
l'amore è in cantina.

02 novembre 2005

olivas!... sono greche!

in pochi giorni ho osservato me stesso da fuori.
in pochi giorni mi è sembrato di non essere piu me stesso.
o meglio:
ho osservato un nuovo me stesso che si distacca dal suo vecchio mondo.
la cosa non mi dispiace, anzi.
le cose cambiano per me, come ho voluto che fosse qualche tempo fa.
e adesso mi ci trovo dentro, fino al collo.
e sentire quei brividi di piacere che si provano ogni volta che viene giorno, come dice vasco, un giorno nuovo, da vivere fino in fondo aspettando l'altro che seguirà.
mi sento attratto dal piacere di scoprire cosa succederà domani, sapere se quello che ho fatto oggi è servito, a me, a noi due.
a crescere, a sognare, a sorridere.
in pochi giorni sono passato dalla pianura al mare e di colpo dal mare alla pianura e poi giu, lungo lo stivale..
tante strade lunghe, quasi tutte uguali, fatte in modo da poter pensare il piu possibile.
ed io l'ho fatto.
mille pensieri che si rincorrono come bambini all'asilo,
mille emozioni, tante paure.
ma in tutte quelle immagini ci sono due mani in un supermercato che si stringono, si cercano e si fermano nel reparto sottaceti e vari:
"ecco le olive.."
"prendiamo queste, OLIVAS! sono greche, sono buone!"
tivogliobene