22 marzo 2006

gli zingari e il luna park

e' passato un anno da tante storie, parole, sguardi.
un anno da cui cercavo disperatamente di staccarmi per vedere l'azzurro
piu' luminoso che avessi cercato.
un anno intero.
giorno piu' giorno meno ed e' come se fosse ricominciato tutto da capo.
come se non ci fosse stato niente in mezzo.
o forse non c'e' stato niente.
mi chiedo se il tumulto che non mi lasciava dormire sia stato solo un assopirsi momentaneo.
come nel momento esatto in cui l'onda che ha spazzato ferocemente la sabbia a riva, sta ritornando indietro.
e tu fissi il confine fra terra e mare, silenzioso, calmo, respira.
mi guardo ogni giorno, mi parlo, mi ascolto.
i miei pensieri vagano giu' nella mia testa, nei miei polmoni, sulle mie mani.
e mille e piu' rimorsi e rimpianti.
la storia non si fa con i "se",
ma il destino e' tutto un "se".
e il destino costruisce una storia che ricade nel destino.
io ricado dentro i pensieri.
e salto su tappeti elastici dell'anima.
prima o poi atterrero' sui miei sogni.
e non ci sara' piu' spazio per saltare.

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