20 settembre 2005

il vento non sa leggere...

c'è un romanzo di richard mason che si chiama "il vento non sa leggere".
l'ho visto ieri in libreria.
è uno di quei libri che mi affascinano ma per qualche motivo non riesco ad allungare la mano al primo colpo e prenderlo.
l'ho guardato sullo scaffale, l'ho osservato e ho pensato al titolo.
devo essere rimasto lì imbambolato per qualche minuto, mentre la mia testa vagava nei pensieri e nelle immagini dettate da quelle parole.
il vento non sa leggere.
tornato a casa ho cercato notizie sul libro, sulla frase, e scopro che è una poesia giapponese che recita così:
"Sul cartello è scritto: "Non cogliere questi fiori". Ma per il vento è inutile, perché il vento non sa leggere".
è vero, il vento non sa leggere.
però il vento è come quei personaggi che trovi raramente nei paesi più piccoli, dove si fa del convivere un modo di vita.
quelle persone per lo più anziane, che non hanno mai saputo scrivere o leggere, che non si sono mai interessati di quello che succedeva fuori dalla città.
senza preoccupazioni per il deficit pubblico o il pil o le lotte di classe dovute ad elezioni vinte dal pinco pallino di turno.
con le mani screpolate e dure, grosse, gli occhi incastonati nel viso come possono esserlo i diamanti nella roccia.
quelle persone che profumano di caminetto d'inverno e di spazi freschi l'estate.
affascinanti, si, affascinanti.
perchè silenziosi ti indicano la strada, con un gesto esprimono tutta la loro rassegnazione o la loro felicità.
persone che restano sole il più delle volte.
ma persone a cui staresti vicino per una giornata intera seduto su un muretto, in silenzio, a guardare la gente che passa e ti guarda.
ma il vento è lì,
accanto a te, e ti porta lontano con i pensieri, con gli sguardi.
il vento non sa leggere,
ma ama.

Nessun commento: