02 settembre 2005

errare humanum est...

"Goditi potere e bellezza della tua gioventu. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventu lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilita avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non t'erano mai passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedi pomeriggio. Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato. Canta.
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che e' crudele col tuo. Lavati i denti.
Non perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa.
A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine e' solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati. Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone piu interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni piu interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno. Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il piu grande strumento che potrai mai avere. Balla.
Anche se il solo posto che hai per farlo e' il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori.
Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre. Tratta bene i tuoi fratelli.
Sono il migliore legame con il passato e quelli che piu probabilmente avranno cura di te in futuro. Renditi conto che gli amici vanno e vengono.
Ma alcuni, i piu preziosi, rimarranno. Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita, perche' piu diventi vecchio, piu hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un ottantacinquenne. Sii cauto nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli e' un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti piu brutte e riciclarlo per piu' di quel che valga.
Ma accetta il consiglio...per questa volta."


giovedi, settembre 01, 2005

e c'e' una cosa che mi frulla in testa da ieri sera.
correvo sudato, bagnato nel campo da calcio.
correvo piano e poi correvo veloce, per quattro volte.
per due volte.
totale otto volte.
ventiquattro minuti.
correvo con altre gambe, con le mie gambe.
con altre voci e fiatoni.
ma sentivo solo la mia.
che ripeteva le tabelline per non sentire la fatica.
ma poi di colpo un'immagine di tanti anni fa.
di me seduto sul divano,
con mia madre che lava i piatti, e rumori di forchette che urtano bicchieri.
e televisioni accese.
ed io che leggo una pagina di nonsocosa.
ma in quella pagina c'era racchiuso qualcosa che forse in quel momento
non ho capito tanto bene, forse non gli ho dato peso.
c'erano parole di vita solitaria fra quattro mura.
e uan riga che ho memorizzato, per tanti anni, e viene fuori a intermittenza:
"un uomo solo che guarda un muro e' un uomo solo...
due uomini soli che guardano un muro e' il principio di un'evasione."
poi di colpo una voce: "sanna! rallenta!"
avevo cominciato a correre troppo forte.




nei boschi ululano,
gufi malinconici e solitari.
colline nere nella notte come vecchi curvi e addormentati
sul tavolo della vita.
piccoli occhi, tanti piccoli occhi
non vedono,
battono le ciglia da lontano.
sale da terra un profumo:
morte che da' vita.
ed io resto ad osservare il silenzio.


domenica, agosto 21, 2005

gli amici.
quelli di una volta, quelli delle 3 di notte in macchina.
i veri amici.
quelli a cui serve una sola parola per farti capire.
gli amici di un tempo.
sinceri, leali, affidabili.
sono sempre li.
davanti ad una birra, su un marciapiede, sotto la luna.
come un archeologo ho trovato quello che cercavo.
quello che doveva cambiare la mia estate.
e l'ho trovato nel posto piu lontano dove si potesse trovare,
ma il piu vicino se solo ci avessi pensato prima.
sole, caldo, vento, carcasse di animali morti.
e poi il mare, solo mare.
un'infinita distesa azzurra fresca.
mare, mare, mare.
mi perdo nel mare.


mercoledi, agosto 17, 2005

estate, agosto.
il sole sulla pelle, brucia la pelle, cambia la pelle.
non cambia il corso dei giorni.
da lontano le urla dei bambini, la faccia riversa sulla sabbia.
lo toccano, lo chiamano, lo voltano.
solo la faccia riversa sulla sabbia.
e' li', occhi sbarrati, senza respiro.
la bocca semiaperta come a chiamare aiuto,
come a gridare silenzio.
qualcuno piu cinico passa lo guarda e ride.
qualcun altro lo osserva da dietro le spalle dell'uomo calvo.
ma lui resta li a fissare la morte.
lui resta ad asciugarsi lentamente.
un giorno che passa.
un pesce che muore.


domenica, agosto 14, 2005


sono tornato...
ma adesso sono un po' stanco per raccontarvi qualcosa..
avrete presto, prestissimo mie notizie!


domenica, luglio 24, 2005

da oggi qui comincio una nuova vita.
da oggi da qui nascono nuovi sogni e speranze.

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