11 settembre 2005

Fortuna delle fortune
Con una mano immersa nella pece
La dea della misericordia e' volata con ali senza piume
Con un ago conficcato nella voce.
E si e' dimenticata della storia di un bambino
Che seguiva le sue orme trascinandosi un orsetto
Con un occhio nero ed un braccio moncherino
Stringendoselo al petto
Manigoldi voi dei che vi adirate
Con la presunzione dell' immortalita'
Prelevando gocce di rugiada da prati e foglie di insalate
Aspettandomi nell' al di la'
Un giorno mi avrete, ma non avrete me
Che sono nato nel quartiere dei sognatori
Dove le ramazze per pulire le strade sono scettri da re
E i raggi delle biciclette si trasfromano in arcobaleni da mille colori.
Scegliete gli archi piu' robusti per scagliare le frecce acuminate
I miei scudi sono resistenti alle intemperie
E il metallo e' brillante per chi crede nelle tele colorate
Senza la presunzione di una vita fatta di sole arterie.

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