14 settembre 2005

dire fare viaggiare lettera o new york?

tempo fa avrei scritto di piu'..
o meglio, scrivevo di piu'..
adesso non so, sara' il fatto che ancora non ho trovato un altro lavoro,
che passo le mie giornate con mio nipote o a leggere un libro,
o a bighellonare per il centro di modena di notte, ma scrivo di meno.
e dire che di cose da scrivere ne ho sempre..
mi vengono in mente immagini, pezzi di racconti che vorrei trovare
su un libro quando lo compro.
di colpo mi viene una voglia irresistibile di scrivere
di far scivolare la penna sulla carta.
ed in quel preciso istante non ho mai con me una penna ed il mio qualibro (per la definizione di qualibro consultate il mio vecchio blog, da qualche parte c'e' scritto!).
oppure, come sempre, ho solo voglia di viaggiare.
di partire e trovarmi fra gente che non conosco.
oppure partire per ritrovare qualcuno.
per esempio se potessi adesso partirei per l'america,
caro paolo magari la settimana prossima cerco un volo e arrivo, che ne sai..
oppure ancora (ottima forma grammaticale per esprimere la continuita' di una negazione) e' soltanto la felicita' su quel divano morbido e grande, con quei cuscini grandi, con quelle carezze grandi, con quegli occhi che ti guardano e si domandano un'infinita' di cose per cui e' ancora troppo presto domandare..
ed ora pubblichero' queste parole schiacciando sul tasto arancione "pubblica post".

P.S. io ti odio, programmatore idiota che hai fatto si' che se io scriva una e accentata cosi: è ,il risultato sia un' accozzaglia di simboli...
tu non hai idea di che fatica si faccia a pensare di dover scrivere le parole accentate usando un' apostrofo.
ti manda in bestia!
percio' fai qualcosa, pensaci, fai il tuo lavoro!

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