05 gennaio 2006

mezzanotte di stelle

bottiglie che si svuotano
e io non premo piu i tasti.
le pagine scritte sono marchiate anche a fuoco per dare piu importanza a tutto quello che circola intorno.
la regina marie antoinette si dimena, fugge dalla presa.
senza assaggiare il frutto del peccato che incombe sulla sua testa come la pioggia di novembre.
troppo tempo, non e' cosi facile.
troppo tempo e le formiche si organizzano per colpire ancora, il loro desiderio nascosto,
la donna nuda sul letto da saggiare.
il loro mondo fatto di sesso.
una mano prende e una mano da.
una mano sceglie e l'altra fa.
fa, come la nota.
fa come le pare, senza pasticci nel fango.
una vita che cresce innocente e gli spazi fra le lettere non mi piacciono piu'.
fi fa feeeeeeeeee..
fi fu faaaaaaaaa...
fa fa fiiiiiii...
questa e' l'armonica dell'amore, che suona in notti dorate
rimepite di sogni
celate da stelle che liberano un canto solitario.
lei e' mia amica.
lei e' mia amica lo so.
solo mia amica.
nient'altro vuol essere ora o mai piu'.
la mente si libera del corpo, il corpo del terreno, il terreno dell'acqua, l'acqua del sale, il sale delle lacrime e le lacrime degli occhi.
che mi guardano fissi, immobili.
senza convinzione.
scrivere e' come suonare il piano.
io non ho mai saputo suonare un piano.

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